La filosofia

La rete CRLNet tecnicamente è nata per aggregare tra di loro i numerosi nodi APRS che già sono presenti sul territorio, e che si spera nasceranno, con lo scopo di creare un organizzazione coerente e condivisa. Un luogo in cui le esperienze possano generare insegnamenti per tutti noi sperimentatori accaniti.

CRLNet vuole essere però in primo luogo una rete di “persone”, che sfruttano una rete informatica, e non il contrario.

Il principio fondatore è il desiderio che ci accomuna per fare le cose “insieme”, di essere radioamatori che vedono come traguardo del proprio lavoro un miglioramento del proprio mondo.

Nella nostra mente “coordinare” non significa in nessun modo imporre delle sterili regole, ma bensì armonizzare e condividere le conoscenze teoriche e sperimentali, analizzarle insieme, consolidando la nostra rete APRS a vantaggio di tutti.

Noi quindi intendiamo il coordinamento APRS come un luogo di confronto, un contenitore di idee da condividere ed elaborare tutti insieme.

Questo progetto, anche se nato grazie ad A.R.I. Comitato Regionale Lombardia, non si impone in nessun modo dei limiti geografici o di appartenenza. Esso è assolutamente aperto a tutti i radioamatori che vogliano collaborare allo sviluppo delle conoscenze in questo ambito specifico. La rete APRS non ha confini fisici per definizione: saremmo incoerenti e ridicoli se volessimo imporli.

A livello tecnico, una rete è un insieme di oggetti che dialogano tra di loro. Ecco perché noi crediamo fermamente che tutti i nodi APRS, oltre ad essere armonizzati a livello di funzionamento, debbano essere anche interconnessi: gestire a livello centrale la rete è strettamente necessario per sfruttarne potenzialità che, altrimenti, rimarrebbero inespresse.

Avere nodi tutti dialoganti su internet apre la strada ad innumerevoli innovazioni. Ciò rende possibile, ad esempio, sviluppare una nuova generazione di APRS, supportata con dati di telemetria estremamente sofisticata, dove la vera copertura e sovrapposizione radio dei nodi sono caratterizzati con precisione.

La sfida è quella di creare una rete APRS adattativa, che finalmente riesca ad ottimizzare il canale radio, senza compromettere, ma anzi massimizzando la probabilità delle stazioni più deboli di “passare” sui nodi senza difficoltà.

Questo processo potrebbe avvenire in automatico, svolto da un software che analizza ed ottimizza costantemente la rete di nodi, realizzando una sorta di “provisioning” (programmazione automatica) dei singoli apparati.

La base su cui calcolare i parametri necessari ai TNC per lavorare al meglio, con tutte le nuove sofisticate caratteristiche allo studio, si deve basare su elaborazioni statistiche eseguite ad intervalli regolari su un database centrale consolidato, che riceve ogni singolo pacchetto proveniente via VPN da ogni singola stazione in servizio.

Attualmente su aprs.fi le statistiche sono generate utilizzando solo il primo pacchetto giunto da un iGate, tutti gli atri pacchetti (riferiti allo stesso beacon trasmesso da una stazione in RF) ricevuti da altri iGates, sono automaticamente scartati dal sistema. Pertanto è impossibile tracciare delle mappe veritiere di copertura.

Il canale RF a 144.800 MHz rappresenta una preziosa risorsa, perché condivisa da innumerevoli stazioni, molte delle quali “disagiate” (portatili con antenna in gomma o ancora peggio piccoli trackers senza ricevitore): è per questo che le stazioni base (Digipeaters) devono trasmettere il meno possibile, solo lo stretto indispensabile, lasciando spazio alle stazioni mobili che sono le vere protagoniste.

Tullio IZ2FTR,
Coordinatore ARI Ripetitori VHF & Up